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Interoperabilità e portabilità

I servizi SaaS devono consentire l’interoperabilità dei sistemi informativi fra le Amministrazioni pubbliche e fra gli altri applicativi in uso presso il medesimo Acquirente. A tal fine devono esporre opportune Application Programming Interface (API).

Tali API dovranno rifarsi alle migliori pratiche di gestione (API management), prevedendo in particolare la tracciabilità delle versioni disponibili, la tracciabilità delle richieste ricevute ed evase, la documentazione degli endpoint SOAP e/o REST disponibili e delle rispettive modalità di invocazione.

Deve essere sempre possibile la migrazione dell’Acquirente verso un altro Fornitore SaaS con conseguente eliminazione permanentemente dei propri dati al termine della procedura di migrazione. In aggiunta, il Fornitore SaaS dovrà documentare le procedure e modalità di reversibilità del servizio.

Dettaglio dei requisiti di interoperabilità e portabilità:

RIP1 - Il Fornitore SaaS dichiara che il servizio SaaS espone opportune Application Programming Interface (API) di tipo SOAP e/o REST associate alle funzionalità applicative, di gestione e configurazione del servizio.

RIP2 - Il Fornitore SaaS dichiara se il servizio SaaS è interoperabile con i servizi pubblici SPID e PagoPA.

RIP3 - Il Fornitore SaaS garantisce all”Acquirente la possibilità di estrarre in qualsiasi momento una copia completa di dati, metadati e documenti memorizzati dal servizio SaaS in formati pubblici e aperti.

RIP4 - Allo scopo di consentire la migrazione da un altro Fornitore SaaS o servizio SaaS, il Fornitore SaaS garantisce all”Acquirente la possibilità di importare i dati all”interno del servizio SaaS tramite formati pubblici e aperti.

RIP5 - Il Fornitore SaaS dettaglia le procedure per garantire la reversibilità del servizio SaaS.

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